Cos’è l’Evangelo
Tutto il Cristianesimo riguarda l’Evangelo, incentrato su chi è Gesù, cosa ha detto e cosa ha fatto. Gesù è l’eroe della storia e il centro dell’intera Bibbia.
Evangelo è il termine più esatto per tradurre il greco euanghélion che significa “buona notizia” o “lieta novella” (Luca 2:10; Atti 13:32). Indica, come tale, non tanto le quattro composizioni, chiamate anche “vangeli”, ma il loro contenuto, il messaggio stesso della redenzione in Gesù Cristo, l’essenza del Nuovo Testamento e della fede cristiana. Nel Nuovo Testamento, l’Evangelo è, dapprima, la proclamazione stessa di Gesù che annuncia il Regno di Dio giunto all’uomo (Marco 1:1, 15) e poi la proclamazione dei Suoi discepoli che nella Sua vita, morte e risurrezione, la salvezza eterna e il perdono dei peccati sono offerti a tutti coloro che l’accolgono con fede (Romani 1:16; 10:11-17; Efesini 1:13; 6:15; II Tessalonicesi 2:14 e rif.).
IL PECCATO
Dio ci ha creati per glorificarLo. È stato nostro Padre, vivendo e camminando in mezzo a noi, dandoci ciò di cui avevano bisogno per vivere, eppure abbiamo scelto di peccare contro di Lui – un atto di tradimento punibile con la morte (Genesi 2:17; Romani 6:23). Come risultato, fummo separati da Dio, e abbiamo cercato di sostituirLo, stabilendo cos’è giusto e sbagliato e vivendo la vita secondo i nostri principi.
LA VITA DI GESÙ
Nonostante il nostro orgoglio e la nostra ignoranza, Gesù, che ha creato il mondo ed è Dio, è entrato amorevolmente nella storia come uomo (Giovanni 1:14; Romani 1:3; 8:3; Galati 4:4; Filemone 2:7,8; Colossesi 1:22; I Timoteo 3:16; Ebrei 2:14; I Giovanni 4:2; II Giovanni 7). È nato da una vergine (Matteo 1:23; Isaia 7:14) e ha vissuto una vita senza peccato (Ebrei 4:15; I Pietro 2:22; I Giovanni 3:5) seppure sia stato tentato in ogni modo, come noi.
Grazie al Suo grande amore, andò sulla croce e prese su di sé la punizione che meritavamo noi (Romani 3:25; I Giovanni 2:2). Prima della Sua morte e dopo la Sua risurrezione, predicò che la Buona Notizia del Regno di Dio, l’amore, le promesse, il perdono e l’approvazione che servono all’uomo sono state adempiute completamente in Lui, nella Sua vita e nella Sua morte.
LA MORTE DI GESÙ
I nostri progenitori nell’Eden si sono sostituiti a Dio, e, alla croce, Gesù ha invertito tutto ciò, sostituendo sé stesso ai peccatori (I Corinzi 15:45-48). Quando Gesù salì sulla croce, portò volontariamente su di sé il peccato di tutti gli uomini. Questo significa che se credi in lui come tuo Signore e Salvatore, Gesù è andato sulla croce e ha portato su di sé tutto il tuo peccato – passato, presente e futuro – ed è morto al tuo posto, pagando il tuo debito nei confronti di Dio e acquistando la tua salvezza (Romani 10:9; Matteo 10:32; Luca 12:8).
LA GIUSTIZIA DI GESÙ
Gesù non ha solo preso su di sé la punizione per il tuo peccato, ma ha vissuto una vita perfettamente giusta. Quando credi in Cristo, i tuoi peccati sono perdonati e sei dichiarato giusto davanti a Dio, il giusto giudice. La rettitudine di Cristo ti viene attribuita come se avessi vissuto una vita perfetta. In II Corinzi 5:21 è scritto: “Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui”.
Noi siamo i malvagi, trasformati nei figli adottivi di Dio.
LA RISURREZIONE DI GESÙ
Il corpo di Gesù fu posto in una tomba, dove giacque per tre giorni. Al terzo giorno, Gesù risorse in vittoria su Satana, il peccato, la morte, i demoni e l’inferno (Luca 42:1; Matteo 28:1-8; Marco 16:1-8; Giovanni 20:1). Dopo aver trascorso qualche tempo mangiando, bevendo, sorridendo e insegnando ai suoi amici più stretti (Giovanni 20-21), ascese al Cielo, e oggi è vivente.
Seduto sul Suo trono, è sovrano su tutte le nazioni, culture, filosofie, popoli ed ere. Gesù ritornerà per giudicare i vivi e i morti, e quandi hanno creduto in Lui godranno l’eternità nel Suo regno nel Cielo per sempre. Coloro che l’hanno rigettato soffriranno separati da lui nell’eterno tormento (Apocalisse 21).
Egli è il Re dei re e il Signore dei signori (Apocalisse 17:14), comandando a tutti, in ogni luogo, di pentirsi del proprio peccato. Quanto ai credenti, sono mandati da Gesù, mediante la potenza dello Spirito Santo, di raccontare questa meravigliosa notizia: c’è un Dio che ci cerca appassionatamente, amorevolmente, continuamente e instancabilmente.
L’EVANGELO AL CENTRO
Essere incentrati sull’Evangelo significa focalizzarsi su Gesù, chi è e cosa ha fatto, non su chi siamo noi e cosa facciamo o desideriamo per Dio. L’Evangelo è la Buona Notizia di Gesù Cristo (Marco 1:1) che “è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto” (Luca 19:10).
L’Evangelo è per tutti, per ogni giorno e ogni momento.
In I Corinzi 15:4-6, l’apostolo Paolo definisce l’Evangelo chiaramente: “Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture … fu seppellito … è stato risuscitato il terzo giorno … apparve”. Paolo pone questi fatti “prima di tutto” (I Corinzi 15:3).
L’Evangelo è “prima di tutto”, è lo scopo dell’opera compiuta da Gesù e il messaggio centrale della Bibbia. Dovrebbe essere al centro di ciò che ogni Cristiano e chiesa crede perché l’Evangelo “è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede” (Romani 1:16).
DIO RIMANE FEDELE
L’Evangelo non si focalizza sull’inadeguatezza dell’umanità ma sul carattere e la gloria di Dio: “se siamo infedeli, egli rimane fedele” (II Timoteo 2:13). In ogni caso, siamo trasformati quando viviamo “secondo la verità del vangelo”(Galati 2:14) – evitando sia il legalismo e il moralismo ipocrita sia il permissivismo e il lassismo morale – e perseguendo la gioia fondata nella completa e totale resa della nostra vita contaminata dal peccato in cambio della perfetta vita di Gesù (Galati 2:20). L’Evangelo è ciò che ci rende giusti davanti a Dio (la cossiddetta giustificazione) ed è ciò che ci rende liberi di rallegrarci e godere in Dio (santificazione).
L’Evangelo cambia ogni cosa.
Definire l’Evangelo come “potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede” (Romani 1:16) significa che può compiere un’autentica opera di salvezza dall’inizio alla fine, senza traccia di sforzi umani. Non possiamo e non dobbiamo muoverci “oltre” l’Evangelo.
Non c’è un “oltre” per i Cristiani, solo un “altro vangelo” (Galati 1:6-7: II Corinzi 11:4; I Timoteo 1:3) che non è in alcun modo la Buona Notizia. Al di là dell’Evangelo non c’è perdono dei peccati, non c’è speranza né trasformazione.
Leggendo la Bibbia incentrandosi sull’Evangelo non si trovano brave persone che si guadagnano la benedizione di Dio, ma peccatori che ricevono la benedizione di Dio perché Gesù l’ha acquistata per loro. Al centro della Bibbia c’è la Buona Notizia che Dio ha trattato Gesù nel modo in cui noi meritavamo, e oggi può trattare noi nel modo in cui Gesù merita.
Il centro della Bibbia è Gesù. Lui è l’eroe. Noi siamo i cattivi, trasformati nei figli adottivi di Dio
GESÙ, NON RELIGIONE
Grazie al meraviglioso e radicale messaggio dell’Evangelo, è importante non confonderlo con la religione. Noi parliamo intenzionalmente di Cristo sempre, adoriamo Gesù, non la religione. Perciò preferiamo parlare di quanto il Signore ha fatto per la nostra salvezza piuttosto cosa le persone dovrebbero fare per guadagnarsela (Galati 1:6-9).
C’è un Dio e ci cerca con passione, amore, costanza, senza stancarsi mai.
La bellezza dell’Evangelo è che una volta che hai realmente capito cosa Gesù ha fatto per te, desideri spontaneamente fare ciò che ti ha chiamato a compiere. Provare in altro modo, con sforzi, liturgie, tradizioni o altre pratiche, è semplicemente inutile.
Il messaggio di Gesù è “Salvati!” non “Diventa una persona migliore!”.
Abbandonare il peccato e confidare nella Buona Notizia che Gesù salva i peccatori non è una mera esperienza iniziale che si vive in un’occasione sola, ma la realtà quotidiana del Cristianesimo.
L’Evangelo è per tutti, ogni giorno e ogni momento.